30 luglio 2006

Il Conte scalzo



Alcune mattine sembra non arrivare mai l'ora di andare a dormire, poichè c'è la sensazione nell'aria che qualcosa stia per accadere da un momento all'altro; questo è un po' ciò che pensavo alle 6 e 30 di oggi ed ovviamente non sono stato smentito.
Mentre ci avviavamo al Code per un'ultima dannata birra, il Conte e Gigiò Marinangeli sono a dir poco impazziti ed hanno inisiato a devastare ciò che era lecito devastare in quel momento, sullo stile del tristissimo G8 di Genova, calciando secchi dell'immondizia, provando a schiovellare panchine e lanciando le segnaletiche provvisorie appoggiate appositamente per la Notte Bianca. Arrivati sotto casa della zia di Antò Lelli abbiamo anche tentato di fomentare qualcuno a farle seguire la sorte della signora Flaiani e, cioè, di essere svegliata all'alba da una telefonata di uno squilibrato come Crucià, ma nessuno ha abboccato alla trappola.
Tornando comunque al fatto saliente, dopo un paio di birrette il Conte ha iniziato a dare cenni di svenimento per un problema ai piedi e con la sua solita nonchalance si è cacciato le Converse comprate a Berlino e i calzini acquistati al mercato. Rimasto scalzo, ha continuato a chiacchierare con noi per una decina di minuti e poi al momento di andarsene ha optato per non calzare le scarpe ed incamminarsi nella sua via a piedi nudi. Fortunatamente, dopo cento metri è passato Giuliano con il motorino che lo ha caricato e riaccompagnato a casa.

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