E pensare che me ne stavo beato sdraiato sul divano quando Anto' mi telefona per seguirlo in una delle sue mirabolanti imprese notturne! Sfruttando la mia nota resistenza a questo genere di inviti, in meno di venti secondi mi convince a seguirlo per andare a giocare a bestia all'agriturismo di Nicoletta.
Lungo la strada decidiamo di fermarci a prendere un caffè ad Acquaviva nel più tipico bar di matti. All'uscita veniamo fermati da una pattuglia dei Carabinieri e il geniale Lelli realizza di essere sprovvisto di patente. Dopo una decina di minuti persi in chiacchiere sul Milan, sulle prestazioni della sua Lancia Y e sulle sue origini acquavivane, i due appuntati, stanchi di ascoltarlo, decidono saggiamente di lasciarci proseguire.
Arriviamo da Nicoletta con un ritardo mostruoso e troviamo di fatto tutti gli invitati già intenti nel gioco. Dopo pochi minuti, secondo le leggi della selezione naturale enunciate da Darwin, Gloria alza bandiera bianca ed iniziamo a giocare anche noi. Preso dalla febbre del gioco Antonio si scola in un'oretta mezza bottiglia di wodka al mandarino, vincendo una cinquantina di euro; salutiamo tutti e ci dirigiamo verso il Nova Vita per concludere la serata.
Qui incontriamo i soliti manigoldi di Mozzetta, Papalina e Amedeo che, tra una chiacchiera e l'altra, ci offrono da bere ed Antonio inanella un filotto di tre cuba libre nell'arco di un paio di giri di pista. Vista l'ora decidiamo di riprendere la strada di casa.
A questo punto succede l'imprevedibile. All'altezza di Tortoreto, ci viene infatti mostrata la paletta da un'altra pattuglia dei Carabinieri. Su mia indicazione, Antonio devia a sinistra e si butta su una strada di campagna. Cinquecento metri e si consuma il dramma! Da dietro vediamo spuntare i lampeggianti di una volante e davanti a noi, procedendo da un'altra viuzza, ci blocca la strada un'auto della Metropol. Ci fermiamo e scendiamo rapidamente. I Carabinieri ci puntano le pistole e ci invitano ad alzare le mani e poggiarci contro la vettura. Io sbrocco: "Oh ma mica mi puoi puntare la pistola!", riflettendo sul fatto che ero tornato indenne dalla Colombia e ora un energumeno mi voleva sparare, mentre Antonio cerca di corromperli con due Codici della Strada dell'IPSOA. I due ci invitano a seguirli sulla strada principale e ci portano al posto di blocco dove c'era un'altra volante con due colleghi. In pochi secondi ci fanno capire che sarà difficile tornare a casa. Qui inizia un teatrino degno dei migliori Totò e Peppino e, dopo venti lunghissimi minuti di gelo, paura ed insulti reciproci, decidono di sottoporre Antonio all'alcol test. Un brivido corre la schiena di Antonio che si pappa mezzo pacchetto di Vigorsol, va a pisciare dietro un gommista e si ripresenta al patibolo.
Primo tentativo: fallimento totale, visto che Antonio praticamente non soffiava dentro al boccaglio, con conseguente intimazione a fare i seri pena ritiro della patente in caso di seconda prova negativa.
Secondo tentativo: 0,23!
Incredibile! Siamo usciti da un inseguimento alla Starsky & Hutch con solo 35 dobloni di multa!
Nel frattempo un'altra ragazza veniva sottoposta al test con un risultato di 1,50. Durante la standing ovation del pubblico presente, il bell'Antonio provava a tirarla su di morale invitandola a tornare con noi in auto. Il Carabiniere più gonfio tornava da noi: "Per stasera vi è andata bene. Ora andatevene!". Il messaggio era chiaro. La ragazza doveva prendere un'altra cosa in bocca per salvarsi... e questa volta non era l'etilometro!