E' proprio il caso di dire che Stefano e Marianne non saprebbero educare manco una bestia, figuriamoci un figlio. Non lo diciamo così per fare del populismo o del qualunquismo, ma perchè abbiamo le prove inconfutabili del loro fallimento con la loro amata creatura: Prince.
Il pitbull, non un cane normale, ieri ha dimostrato gravi segni di squilibrio probabilmente dovuti al fumo passivo o alla sua astinenza. Al termine dell'ultima partita del torneo di beach soccer ci stavamo recando verso il Fruit, ma imbattendoci nei giochi per i bimbi di fronte all'ex camping abbiamo deciso di fermarci ed insieme a Locci e Marianne sono salito su quel gioco composto da quattro gomme che dondolano. Non lo avessimo mai fatto, dopo dodici secondi Prince è impazzito ed ha iniziato a provare ad azzannare noi tre, sotto lo sguardo compiaciuto del suo padroncino Stainz.
Tenta e ritenta, dopo qualche minuto di prove Prince ha nell'ordine addentato: i miei pantaloncini lacerando una tasca e facendone fuoriuscire il contenuto, la mia scarpa destra di Gucci forandola su un lato, la chiappa destra di Locci. Ovviamente io non ho manco protestato di fronte al livido riportato da Alessandra, ma ancora non avevo realizzato cosa stesse per succedere...
Lasciando il parchetto trovavo infatti per terra il mio cellulare e controllando sommariamente il resto delle mie tasche mi convincevo di non aver smarrito altro, ma al momento di tornare a casa, cioè ben un'ora e mezza dopo, realizzavo di non avere più le chiavi della macchina. Tornavo così rapidamente ai giochi e dopo una ventina di minuti di vana ricerca telefonavo a Robba che sopraggiungeva tempestivamente per darmi una mano; il risultato rimaneva il medesimo anche dopo aver supervisionato il campetto da beach soccer, il Fruit & Salad e la mia auto. A quel punto, perse le speranze, mi rivolgevo ad un Metropol per avvertirlo dell'accaduto e farmi tenere da parte le chiavi nel caso l'indomani le avesse trovate. Il Metropol mi rispondeva ridendo e riconsegnandomele indietro; una signora le aveva trovate e gliele aveva lasciate in custodia.
Dopo aver perso due ore del mio preziosissimo tempo, tornavo così finalmente a casa al termine di una ricerca distruttiva e logorante, ma grazie a Dio fruttifera!
Il pitbull, non un cane normale, ieri ha dimostrato gravi segni di squilibrio probabilmente dovuti al fumo passivo o alla sua astinenza. Al termine dell'ultima partita del torneo di beach soccer ci stavamo recando verso il Fruit, ma imbattendoci nei giochi per i bimbi di fronte all'ex camping abbiamo deciso di fermarci ed insieme a Locci e Marianne sono salito su quel gioco composto da quattro gomme che dondolano. Non lo avessimo mai fatto, dopo dodici secondi Prince è impazzito ed ha iniziato a provare ad azzannare noi tre, sotto lo sguardo compiaciuto del suo padroncino Stainz.
Tenta e ritenta, dopo qualche minuto di prove Prince ha nell'ordine addentato: i miei pantaloncini lacerando una tasca e facendone fuoriuscire il contenuto, la mia scarpa destra di Gucci forandola su un lato, la chiappa destra di Locci. Ovviamente io non ho manco protestato di fronte al livido riportato da Alessandra, ma ancora non avevo realizzato cosa stesse per succedere...
Lasciando il parchetto trovavo infatti per terra il mio cellulare e controllando sommariamente il resto delle mie tasche mi convincevo di non aver smarrito altro, ma al momento di tornare a casa, cioè ben un'ora e mezza dopo, realizzavo di non avere più le chiavi della macchina. Tornavo così rapidamente ai giochi e dopo una ventina di minuti di vana ricerca telefonavo a Robba che sopraggiungeva tempestivamente per darmi una mano; il risultato rimaneva il medesimo anche dopo aver supervisionato il campetto da beach soccer, il Fruit & Salad e la mia auto. A quel punto, perse le speranze, mi rivolgevo ad un Metropol per avvertirlo dell'accaduto e farmi tenere da parte le chiavi nel caso l'indomani le avesse trovate. Il Metropol mi rispondeva ridendo e riconsegnandomele indietro; una signora le aveva trovate e gliele aveva lasciate in custodia.
Dopo aver perso due ore del mio preziosissimo tempo, tornavo così finalmente a casa al termine di una ricerca distruttiva e logorante, ma grazie a Dio fruttifera!
Nessun commento:
Posta un commento