09 giugno 2006

Inaugurazione del Nina


E che non ce lo sapevo che andava a finire così? Era matematico che una occasione di riunione come l'inaugurazione del Nina Disco Minorat Village Extè si sarebbe trasformata nell'ennesima occasione per degenerare e togliere ogni dubbio sulla nostra follia a chi ci vede. I presagi erano talmente nefasti che all'invito di Pintozzi di vederci al Code sul presto gli ho saggiamente pisciato e mi sono permesso di presentarmi dopo la mezza. Al meeting point sono arrivati nell'ordine il Capo, Chicco, Roba, Locci e Martina, io, Falà con il neopresidente Tormenti, Davide Ciotti (che saggiamente ed in previsione del weekend ci ha mollato sul presto), Teo, Bobo, Vito ed infine il buon vechio Pet Schmeichel in compagnia di un Alce già sufficientemente avanti col tasso alcolico. Il vero problema è che tra Pintozzi che è arrivato alle ore 23 e Zarè ed Alce che si sono presentati all'una e un quarto sono stati acquistati dalla compagnia ettolitri di Beck's e Wodka Hitler (per chi non lo conoscesse, è possibile raccogliere notizie sull'amico blog di Teo). Alla centotredicesima esortazione di Bobo a recarci al Nina abbiamo rifiutato, ma alla centoquattordicesima ci siamo piegati e montati in auto abbiamo fatto rotta verso Marà.
Arrivati al Nina abbiamo cercato il nostro fantomatico tavolo riservato da circa un mese (ma da chi?) e constatato che ce n'erano almeno ventotto liberi abbiamo scelto come al solito il più merdoso e sporco e scollettando in maniera teenageriale abbiamo accattato una bottigliazza di Absolut, ma nell'attesa abbiamo preso d'assalto il bar di Giorgio e Andreia e lo abbiamo svaligiato. Tra foto di Rivieracool ed apparizioni fantomatiche di ben quattro dei nostri compagni di viaggio a Roma (Poldo, Ortega, Picca e il mitico Biggy), il nuovo presidente della Samb Paolo, in evidente stato confusionale, ha promesso a Rossano e Vitelli l'acquisto dei tre ottavi di Kakà, di un quinto di Shevchenko e di due settimi di Drogba. Il successivo arrivo di Mariangela è stato preso come l'incentivo in più a degenerare ed Alce ha veramente sfiorato l'ingresso nella Hall of Fame della Mongolia quando le ha sussurrato (a voce altissima, in quanto ubriaco): "Mhhhh, non riesco proprio ad immaginare cosa mi faresti con quei due piercing".
Mentre Locci acquistava Negroni e noi scollettavamo la seconda bottiglia abbiamo intonato quattro o cinque canzoni sul ritmo nevrotico di "ebighibighibì ebighibighibì" e toglievamo definitivamente a molti dei presenti ogni dubbio sulla nostra sanità mentale. Verso le 4 abbiamo deciso di andarci a fare due spaghi, si ma dove? Le alternative erano tre: casa mia con mio fratello influenzato, casa di Vito mentre sporcheggiava con la sua ragazza o il mitico chalet da Luigi. Fomentando Chicco, siamo riusciti a convincere Teo a mettersi ai fornelli, ma mentre tornavamo alle auto e Bobo e il Capo acquistavano tonnellate di hot dog è successo l'imponderabile: Alce riceveva un pugno in pieno viso e per di più da una ragazza!!! Caro Fabio, il vecchio adagio che diceva "cazz e cazzutt" era da intendersi come cose da dare ad una donna, non da ricevere!
La mattinata è poi proseguita allo chalet con fiumi di Stella Artois e un ringraziamento speciale va fatto ai cugini Capriotti ed in particolare a Teo che ha sfornato un aglio e olio veramente principesco prima di andare a comprare il pesce al porto. Al suo ritorno abbiamo deciso di fare l'alzabandiera con una bandiera del Brasile mentre intonavamo "Deutschland Uber Alles" e il custode in quel momento ha perso ogni speranza di reindirizzarci verso la retta via. Erano le cinque e passa e saggiamente era ora di andarsi a riposare visto che questo che è appena iniziato sarà un weekend di fuoco e ve lo garantisco!

Nessun commento: