30 dicembre 2006

Gente di mare, oh oh oh oh


L'uomo della giornata è Umberto Tozzi, ex cliente del Code e nuovo rivale mortale finale globale di Fabio Falà.
Nonostante lo spirito del Natale aleggi ancora nell'aria e tutti si sentono ancora buoni, l'altra sera, all'uscita dal Flauto Magico in compagnia della sua ragazza, Fabio si imbatteva in Umbertone che si era scolato diverse pintazze di birra. Falà, credendo di parlare a bassa voce, gli urlava manco avesse un megafono in faccia: "Bella Fra! Guarda c'è Umberto Tozzi!". Il malcapitato roscio sentendosi chiamato in causa si infervorava subito ed iniziava un alterco con Falà che stava per sfociare in rissa. Fortunatamente, dopo attimi di panico la situazione si è calmata, ma Falà ha ancora il dente avvelenato e ha promesso battaglia. Umberto Tozzi è stato avvisato!

29 dicembre 2006

RaMinorat



Che bella nottata quella di ieri! Col freddo che fa cosa c'è di meglio di una partitella a carte con gli amici? Considerate anche l'aggiunta di fare tutto ciò in un locale pubblico ordinando pizze e birre a ripetizione.
Ma torniamo indietro! Alle 2 di ieri, dopo aver salutato Mazza e Pet in partenza per Barcellona, Peppe del Code ci ha invitato ad abbandonare il locale al fine di non prendere la seconda multa in due giorni. Senza prendere coscenza di ciò che facevamo, io, Teo, Chicco e Fabio Falà siamo andati al Rebel per concludere la serata.
Arrivati al locale a qualcuno è balenata l'idea di giocare a carte; così la cameriera si è presentata con il più improbabile dei mazzi di carte. La composizione del mazzo derivava da tre mazzi precedentemente smembrati, ma di fronte alla sua irregolarità, e soprattutto all'enorme numero di carte, nessuno se l'è sentita di contarle e sottoporlo ad un controllino. Fin dalla prima smazzata c'è stato il sentore che ci fossero delle carte ricorrenti ed è stato confermato nel momento in cui ci siamo imbattuti in quantomeno cinque sette di cuori anzichè i canonici due; ma siamo andati avanti senza batter ciglio. Senza mai controllare abbiamo successivamente appurato la presenza di almeno cinque jolly, tre J di quadri e tre 2 di quadri.
Al termine di quattro partite, tre brocconi di birra ed alle cinque inoltrate del mattino, il superperdente della situazione era come al solito Falà che in evidente stato alcolico accumulava un disavanzo di ben 28 dobloni, ma soprattutto perdeva la sua dignità di fronte ad un locale intero rovesciando pinte, rumoreggiando con il deretano, tirando più volte le carte in faccia a Teo e facendo affermazioni senza senso alcuno.

24 dicembre 2006

Merry Xmas


Non sapevo proprio come dirvi che quest'anno siete stati tutti cattivi! Per voi Babbo Natale non riserverà alcuna sorpresa! Vedete almeno di rigare dritto nel 2007.
La direzione del blog nel frattempo si è unita all'ennesimo sciopero della stampa, pertanto il blog non verrà aggiornato fino al 27 dicembre (data del mio ritorno dal bunker di Terni).
Tantissimi auguri e felice Natale.

20 dicembre 2006

Laurea a dishonorem


Oggi alle 17 succede qualcosa di veramente inaspettato: Sergio Eusebi si laurea dottore.
Per la prima volta nella sua gloriosa storia l'Università di Roma ha optato per congedare l'esaminato con un titolo speciale pur di allontanarlo dalla facoltà. In seguito alle recenti interviste rilasciate su Rai Due, Sergio si era infatti inimicato il Magnifico Rettore, il quale non aveva accettato il fatto di trovare uno studente al Goa il giovedì sera a poche ore da un importantissimo esame.
A questo punto la Commissione ha deciso di andare a rivedere e controllare la tesi redatta da Sergio e, dopo un'attenta analisi, ha trovato notevoli incongruenze.
In primo luogo la Commissione ha erroneamente ritenuto si trattasse di una tesi di laurea in matematica visto l'esorbitante utilizzo del termine "calcola" da parte dello studente, abbandonando rapidamente l'idea poichè gli unici numeri che comparivano nella dissertazione erano le taglie dei suoi vestiti comunicati agli invitati per eventuali regali. In seconda battuta hanno avanzato l'ipotesi che Sergio fosse uno studente della facoltà di lingue visto il ricorso a numerosi termini in lingua tedesca come kartoffen, schalplatte e achtung!
La Commissione, presa dallo sconforto, ha così deciso di non porsi ulteriori domande e di consegnare il prima possibile una qualsiasi laurea allo studente Eusebi pur di farla finita con quella che a gran parte della gente, ed alla Commissione stessa, è apparsa come una farsa colossale.
Comunque calcola che ti facciamo tutti i nostri complimenti!

19 dicembre 2006

Alla faccia dell'etilometro


Ieri ho ricevuto questo filmato registrato da un videoamatore durante la festa di laurea di Alessandra Camaioni (complimenti!) tenutasi sabato scorso a poche ore di distanza dall'avvertimento ricevuto da Antonio Lelli dai Carabinieri di Tortoreto. Non mi sembra si tratti di un comportamento da prendere ad esempio!!!

18 dicembre 2006

Magister


Vabbè rega' ma noi stiamo qui a ridere e scherzare e nessuno si è ancora posto questa domanda: ma il Maestro che fine ha fatto?
E' possibile che da fine Agosto ad oggi nessuno abbia avuto la fortuna di incontrare l'uomo che rappresenta un punto di riferimento per svariate generazioni di balneanti del Sud Est? E' possibile che la nostra Diana (intesa come stella più lucente del firmamento) si sia di punto in bianco eclissata?
Chiunque avesse notizie su Rinaldo è pregato di postare, sono seriamente preoccupato! In attesa vi regalo queste immagini di una sua memorabile partita a basket disputata allo chalet.

16 dicembre 2006

Al party di Miss Kittin


Nella cultura americana, e di conseguenza in ciò che la nostra società percepisce (film, cartoni animati, musica), molto spesso compare un bizzarro biglietto intitolato "Cose da fare prima di morire". Hanno fatto storia le stravaganze annotate da Homer durante varie puntate dei Simpson.
Probabilmente sul mio biglietto, che non ho ancora compilato e scaramanticamente mai farò, avrei volentieri espresso il desiderio di trovare una persona a me particolarmente somigliante. Detto fatto! Senza muovermi dalla mia poltrona e senza bisogno di girare il mondo qualcuno ha già colmato questa mia curiosità.
L'altra notte rincasando dall'avventuroso giro con Antonio controllavo la mia posta e tra le varie mail ne trovavo una della mia amica Gloria Amadio recante come oggetto "non puoi essere che tu!!!". Incuriosito la aprivo e, a parte un rapido saluto, trovavo in allegato la foto che ho postato. In effetti anche io d'impatto rimanevo stupito, ma in pochi attimi mi rendevo conto di non poter essere il protagonista della fotografia. Riconoscendo in Miss Kittin la ragazza a sinistra del mio sosia mi toglievo definitivamente ogni dubbio e rispondevo in maniera negativa alla mail ricevuta; purtroppo in vita mia non ho mai partecipato ad alcun party assieme alla deejay francese!
A questo punto però rimane un piccolissimo problema: convincere Gloria, la quale nella replica di ieri manifestava ancora il suo stupore nell'apprendere che non sono il personaggio ritratto nella foto!!!

15 dicembre 2006

I fuggiaschi


E pensare che me ne stavo beato sdraiato sul divano quando Anto' mi telefona per seguirlo in una delle sue mirabolanti imprese notturne! Sfruttando la mia nota resistenza a questo genere di inviti, in meno di venti secondi mi convince a seguirlo per andare a giocare a bestia all'agriturismo di Nicoletta.
Lungo la strada decidiamo di fermarci a prendere un caffè ad Acquaviva nel più tipico bar di matti. All'uscita veniamo fermati da una pattuglia dei Carabinieri e il geniale Lelli realizza di essere sprovvisto di patente. Dopo una decina di minuti persi in chiacchiere sul Milan, sulle prestazioni della sua Lancia Y e sulle sue origini acquavivane, i due appuntati, stanchi di ascoltarlo, decidono saggiamente di lasciarci proseguire.
Arriviamo da Nicoletta con un ritardo mostruoso e troviamo di fatto tutti gli invitati già intenti nel gioco. Dopo pochi minuti, secondo le leggi della selezione naturale enunciate da Darwin, Gloria alza bandiera bianca ed iniziamo a giocare anche noi. Preso dalla febbre del gioco Antonio si scola in un'oretta mezza bottiglia di wodka al mandarino, vincendo una cinquantina di euro; salutiamo tutti e ci dirigiamo verso il Nova Vita per concludere la serata.
Qui incontriamo i soliti manigoldi di Mozzetta, Papalina e Amedeo che, tra una chiacchiera e l'altra, ci offrono da bere ed Antonio inanella un filotto di tre cuba libre nell'arco di un paio di giri di pista. Vista l'ora decidiamo di riprendere la strada di casa.
A questo punto succede l'imprevedibile. All'altezza di Tortoreto, ci viene infatti mostrata la paletta da un'altra pattuglia dei Carabinieri. Su mia indicazione, Antonio devia a sinistra e si butta su una strada di campagna. Cinquecento metri e si consuma il dramma! Da dietro vediamo spuntare i lampeggianti di una volante e davanti a noi, procedendo da un'altra viuzza, ci blocca la strada un'auto della Metropol. Ci fermiamo e scendiamo rapidamente. I Carabinieri ci puntano le pistole e ci invitano ad alzare le mani e poggiarci contro la vettura. Io sbrocco: "Oh ma mica mi puoi puntare la pistola!", riflettendo sul fatto che ero tornato indenne dalla Colombia e ora un energumeno mi voleva sparare, mentre Antonio cerca di corromperli con due Codici della Strada dell'IPSOA. I due ci invitano a seguirli sulla strada principale e ci portano al posto di blocco dove c'era un'altra volante con due colleghi. In pochi secondi ci fanno capire che sarà difficile tornare a casa. Qui inizia un teatrino degno dei migliori Totò e Peppino e, dopo venti lunghissimi minuti di gelo, paura ed insulti reciproci, decidono di sottoporre Antonio all'alcol test. Un brivido corre la schiena di Antonio che si pappa mezzo pacchetto di Vigorsol, va a pisciare dietro un gommista e si ripresenta al patibolo.
Primo tentativo: fallimento totale, visto che Antonio praticamente non soffiava dentro al boccaglio, con conseguente intimazione a fare i seri pena ritiro della patente in caso di seconda prova negativa.
Secondo tentativo: 0,23!
Incredibile! Siamo usciti da un inseguimento alla Starsky & Hutch con solo 35 dobloni di multa!
Nel frattempo un'altra ragazza veniva sottoposta al test con un risultato di 1,50. Durante la standing ovation del pubblico presente, il bell'Antonio provava a tirarla su di morale invitandola a tornare con noi in auto. Il Carabiniere più gonfio tornava da noi: "Per stasera vi è andata bene. Ora andatevene!". Il messaggio era chiaro. La ragazza doveva prendere un'altra cosa in bocca per salvarsi... e questa volta non era l'etilometro!

14 dicembre 2006

La Locura Automatica


Nel post di ieri vi ho parlato di una canzone cantata a squarciagola alla festa di compleanno a Cartagena. La canzone in questione era "La Locura Automatica" di La Secta featuring Eddie Dee e si tratta di una super hit per la comunità dei tabacconi che amano la musica latina, la salsa e il reggaeton (per le iscrizioni a questo club contattate subito Torricella). La canzone, scoperta da Teo in Venezuela, veniva continuamente trasmessa su MTV in una sua versione live strappalacrime e strappamutande.
Se doveste essere interessati anche al testo eccovi il link con la traduzione in italiano inclusa.

Informazioni per il download della canzone: cliccate sul link sopra e si aprirà Rapidshare; a questo punto cliccate su "Free" e attendete alcuni secondi (sono scritti sulla pagina che si aprirà), copiate il codice che appare nella finestrella sottostante e a questo punto cliccate su "Download..." a destra della finestrella.

13 dicembre 2006

Enzo Coppola 2




Probabilmente non basterebbero cento post su questo uomo che personalmente stimo tantissimo e per il quale nutro una simpatia a dir poco viscerale per descrivere appieno le sue gesta.
Nella sua seconda apparizione al Cafè de Colombia, Enzo ci è apparso alquanto frettoloso nel salutarci scusandosi poichè aveva un impegno improcrastinabile: era stato invitato ad un compleanno al quale si sarebbe dovuto recare nel pomeriggio ed oramai erano circa le 11 della sera. Alla mia battuta provocatoria "Vabbè Enzo se proprio scappi veniamo con te a questa festa. Se poi ci sono pure delle belle ragazze..." ha risposto rapidamente con un "Ragazzi ma che state scherzando? Venite! E' un piacere; siete miei ospiti.". Noi, titubanti sul da farsi, abbiamo optato per mandarlo avanti promettendogli che lo avremmo raggiunto di lì a poco ed abbiamo continuato a sorseggiare i nostri drink al tavolo allietati dagli interminabili ed estenuanti racconti di quel pelatone di Rolando.
Dopo una ventina di minuti, si presenta al nostro tavolo quel marabù di Edwin (un venditore ambulante di sigarette, figlio adottivo di Zare') sollecitandoci a raggiungere i ragazzi al party. Enzo reclamava la nostra presenza!
Trafelati abbiamo pagato qualche banana colombiana (ricordo che i dobloni si usano solo in Italia, all'estero la moneta vigente è la banana) e ci siamo incamminati verso il ristorante che ci era stato indicato. Lo scenario che ci attendeva era a dir poco inebriante. Ad attenderci, oltre al nostro passepartout Enzo, c'erano il proprietario del locale Mariano, un loro anziano amico milanese di nome Mario, un gonfio di dimensioni abnormi del quale non ricordo il nome e la bellezza di sei, sette, otto ragazze (tra le quali la festeggiata). L'allegra comitiva, per combattere il caldo, aveva deciso di apparecchiare dei tavoli all'aperto, tappando letteralmente la circolazione di una via del centro! Ogni qualvolta qualche malcapitato si trovava a dover passare di lì con l'auto, veniva invitato al tavolo a farsi un bicchiere con noi, dopodichè si rendeva conto che stava solo perdendo tempo e si allontanava mestamente in retromarcia.
Le ore da noi passate in quel surreale posto credo rimarranno indelebili nella nostra mente per la caciara che abbiamo fatto; non scorderò mai la band composta da due chitarristi ed un cantante che abbiamo assoldato solo per suonarci la hit sudamericana "La Locura Automatica". La cordialità trovata è stata degna del mitico Enzo Coppola che, nel frattempo, si rivolgeva indistintamente a tutte le ragazze chiamandole "bucchina" con il suo tipico accento napoletano ed organizzava delle gag degne di Totò.
Al termine della serata inoltre ci è stato rivelato che la bionda (ritratta con me nella seconda foto) era una delle pornostar più famose della Colombia. Ma chi l'avrebbe mai detto? Sembravano tutte delle brave ragazze!!!

12 dicembre 2006

Un cornetto indigesto



Forse non tutti sarete a conoscenza delle due discussioni (risse) che Antò ha scatenato a casa di Mario Petrocchi l'altra sera durante la più classica delle partitelle prenatalizie.
La prima discussione è nata durante un poker hold'em; visto che Antonio aveva terminato le sue fiches in tempo record, pretendeva gli venisse concessa la possibilità di riacquistare una quota aggiuntiva (cosa che accade in molti tavoli sambenedettesi, ma non a quello cui sedeva) scontrandosi con la rigidezza del Conte.
La seconda diatriba è nata, dopo che era stato escluso per la seconda volta dal tavolo, poichè Alfredo si è rifiutato di mostrargli le carte che aveva in mano durante una sfida campale con Teo e Mazza. A quel punto è successo il finimondo e Tony ha così iniziato con una serie di improperi nei confronti dei suoi amici colpevoli di comportarsi male con lui, di andare a dormire tardi poichè nullafacenti e, soprattutto, di avergli scroccato un cornetto domenica mattina dopo il Sugo.
Voi potrete ora pensare che Antò è matto e non sa che quel dice, ma incredibilmente in questa circostanza una certa razione di ragione l'ha anche lui. Fortunatamente c'ero anche io al Four Roses ed ho potuto immortalare il bomber Cruciani mentre mangiava il cornetto panna e nutella che gli era stato offerto.

11 dicembre 2006

Enzo Coppola 1


"Comunque ragazzi per qualsiasi problema c'è Enzo, Enzo Coppola". Questa è la scritta che campeggia all'entrata della città di Cartagena; e questo è ciò che ci è stato detto al termine del nostro primo incontro con questo grande grande uomo.
Eravamo seduti ad un tavolo del Cafè de Colombia quando il titolare, quel pelatone di Rolando, ci ha annunciato che ci avrebbe fatto visita un nostro compaesano di origini partenopee che da anni risiedeva a Cartagena. Dopo pochi minuti si è presentato Enzo al nostro tavolo e si è seduto con l'espressione di un uomo che non riposava da anni, anche il tono della sua voce era lento, flemmatico, statico. Non fumava, nè tantomeno beveva. Con questa sua tranquillità il nostro amico Enzo ha così iniziato a spiegarci come si svolge la vita della città, quali sono i locali più alla moda, le spiaggie migliori e via dicendo, lamentandosi poichè i ristoratori italiani avevano snaturato la natura del lavoro proponendo menu a base di pizza e "spachetti".
Chiacchierando chiacchierando ci siamo inoltrati in domande anche più personali e da lì a poco Enzo ci ha iniziato a descrivere la sua occupazione.
"Bene ragazzi io lavoro per una grande multinazionale chimica che si occupa di disinfestazioni all'interno del nucleo urbano. Abbiamo cinque, sei, sette dipendenti altamente specializzati che si recano nei locali da ripulire con delle gabbie. Dopo dieci, undici, dodici minuti di ispezione, aprono le gabbie dalle quali escono dei gattoni che partono alla caccia dei topi. Poi questi belli belli pigliano e tornano da me che li riporto a casa con la macchina. Ora il lavoro è aumentato; faccio praticamente tutti i locali del centro!!!".
"Vabbè Enzo e se hai tutto 'sto lavoro qui in centro, non oso immaginare che può essere in periferia!" intervenivo io.
"Ma quando mai! E chi te l'ha detto, è qua che è un disastro.".
Concludendo questa dscrizione Enzo, che nel frattempo aveva parlato al cellulare con almeno quattro, cinque, sei persone diverse, ci salutava e ci dava appuntamento per l'indomani visto che si era fatta una certa ora e lui da bravo padre di famiglia con due bimbe piccole doveva tornare a casa.

10 dicembre 2006

La festuca da metro


Era una missione ai limiti del possibile.
Alle 2 e mezza della notte non è poi così facile affrontare una prova del genere.
Eppure, venerdì al Rebel, la semprepronta Locci non ha neanche avuto un piccolo tentennamento ed in compagnia di un paio di garibaldini si è scocchiata una festuca di cicchetti di liquori improbabilmente dolci e colorati lunga un metro e composta da ben 12 bicchierini. E' inutile cercare di esprimervi la propria soddisfazione al termine di tale prova, peccato per il valore dei trigliceridi arrivato in pochi istanti a valori insostenibili!

09 dicembre 2006

I wear my sunglasses at night...


Questa è l'ultima immagine ufficiale ed autorizzata ritraente Alce con i suoi fedeli occhiali da sole (appoggiati sulla t-shirt).
A Bogota, dopo anni di fidato servizio, i due si sono infatti separati in maniera definitiva e, a questo punto, irreversibile.
Sceso dal taxi per richiudere la sua valigia di cartone, Alce poggiava temporaneamente gli occhiali sul tettino della vettura e, risalito in auto, li dimenticava lì ricordandosene diversi minuti e chilometri dopo.
Chissà chi sarà il fortunato che da una decina di giorni gira per Bogota con aria da fregno indossando un fantastico paio di occhiali da sole di marca pressochè introvabile in Colombia?

08 dicembre 2006

Leva militare colombiana


Durante questi giorni di viaggio mi è anche balenata in testa l'idea di segnarmi all'Arma; dopo la chiusura del Soda e visto che la mia carriera da commercialista non decolla ancora, ho creduto per alcune ore che forse era oramai giunto il momento di prestare il famoso servizio militare da me evitato anni or sono.
In queste occasioni il passo da compiere è particolarmente difficile se fatto da solo, così ho trovato conforto in Claudio Bellavia che ha abbracciato e sposato subito la mia causa chiedendo anch'esso l'immediato arruolamento nelle forze colombiane.
Il tentativo da noi effettuato, per la cronaca, è miseramente fallito dopo pochi minuti quando al passaggio di un paio di belle gnocche abbiamo abbandonato i nostri commilitoni all'angolo della strada e ci siamo lanciati all'inseguimento delle suddette.

07 dicembre 2006

Tabaccone d'annata


In effetti anche oltre oceano mi erano giunte alle orecchie voci di un ritorno sulle scene del grande tabaccone Torricella. Sono veramente lieto di avere trovato questa foto comprovante l'avvenuto.
Era finalmente ora; una città piccola e monotona come San Benedetto ha bisogno di personaggi come il nostro azzeccagarbugli, sempre pronti a far baldoria e muovere il loro bacino al ritmo di una improbabile salsa o merengue. Speriamo non si tratti solo di un'uscita sporadica...

06 dicembre 2006

Gocce di burundanga




Forse non tutti ne sono a conoscenza, ma in Colombia è in circolazione una droga potentissima chiamata burundanga.
Il burundanga, estratto della scopolamina e della datura, è attualmente una delle sostanze più pericolose in circolazione; è usato generalmente dalla malavita allo scopo di rapina o di violenza sessuale e viene somministrato in via liquida all'interno di bevande, inumidendo sigarette o zone del corpo come capezzoli e collo di prostitute.
L'effetto di tale droga è una fase iniziale di tipo allucinatoria seguita da forte sedazione, stato soporoso, apatia e amnesia retrograda; praticamente, in poche parole, dopo pochi minuti la persona a cui viene somministrata questa droga perde la sua volontà e si ritrova ad obbedire ad ogni ordine a lui rivolto.

A giudicare dai comportamenti tenuti da noi cinque, ora, dopo settimane di studio, ricerca e sperimentazione, posso affermare con certezza che nel corso di questa vacanza più e più volte ci è stato somministrato burundanga. Il problema è che a noi neofiti di tale droga è risultato piuttosto difficile distinguere le volte in cui eravamo sotto effetto da quelle in cui eravamo "coscienti" e quindi fondamentalmente è stato come essere burundangati (o burundati?) tutti i giorni per 24 ore al giorno. Vi lascio immaginare le conseguenze!

05 dicembre 2006

Vacanze terminate


Nonostante l'innumerevole quantità di pericoli disseminati lungo il percorso, comunico ufficialmente che tutti e cinque i partecipanti al viaggio in Venezuela e Colombia sono tornati a casa. Da domani il blog tornerà ad essere aggiornato, più o meno, puntualmente e a raccontarvi ciò che è avvenuto in questi venti giorni, nei limiti del raccontabile.