Che bella nottata quella di ieri! Col freddo che fa cosa c'è di meglio di una partitella a carte con gli amici? Considerate anche l'aggiunta di fare tutto ciò in un locale pubblico ordinando pizze e birre a ripetizione.
Ma torniamo indietro! Alle 2 di ieri, dopo aver salutato Mazza e Pet in partenza per Barcellona, Peppe del Code ci ha invitato ad abbandonare il locale al fine di non prendere la seconda multa in due giorni. Senza prendere coscenza di ciò che facevamo, io, Teo, Chicco e Fabio Falà siamo andati al Rebel per concludere la serata.
Arrivati al locale a qualcuno è balenata l'idea di giocare a carte; così la cameriera si è presentata con il più improbabile dei mazzi di carte. La composizione del mazzo derivava da tre mazzi precedentemente smembrati, ma di fronte alla sua irregolarità, e soprattutto all'enorme numero di carte, nessuno se l'è sentita di contarle e sottoporlo ad un controllino. Fin dalla prima smazzata c'è stato il sentore che ci fossero delle carte ricorrenti ed è stato confermato nel momento in cui ci siamo imbattuti in quantomeno cinque sette di cuori anzichè i canonici due; ma siamo andati avanti senza batter ciglio. Senza mai controllare abbiamo successivamente appurato la presenza di almeno cinque jolly, tre J di quadri e tre 2 di quadri.
Al termine di quattro partite, tre brocconi di birra ed alle cinque inoltrate del mattino, il superperdente della situazione era come al solito Falà che in evidente stato alcolico accumulava un disavanzo di ben 28 dobloni, ma soprattutto perdeva la sua dignità di fronte ad un locale intero rovesciando pinte, rumoreggiando con il deretano, tirando più volte le carte in faccia a Teo e facendo affermazioni senza senso alcuno.
Ma torniamo indietro! Alle 2 di ieri, dopo aver salutato Mazza e Pet in partenza per Barcellona, Peppe del Code ci ha invitato ad abbandonare il locale al fine di non prendere la seconda multa in due giorni. Senza prendere coscenza di ciò che facevamo, io, Teo, Chicco e Fabio Falà siamo andati al Rebel per concludere la serata.
Arrivati al locale a qualcuno è balenata l'idea di giocare a carte; così la cameriera si è presentata con il più improbabile dei mazzi di carte. La composizione del mazzo derivava da tre mazzi precedentemente smembrati, ma di fronte alla sua irregolarità, e soprattutto all'enorme numero di carte, nessuno se l'è sentita di contarle e sottoporlo ad un controllino. Fin dalla prima smazzata c'è stato il sentore che ci fossero delle carte ricorrenti ed è stato confermato nel momento in cui ci siamo imbattuti in quantomeno cinque sette di cuori anzichè i canonici due; ma siamo andati avanti senza batter ciglio. Senza mai controllare abbiamo successivamente appurato la presenza di almeno cinque jolly, tre J di quadri e tre 2 di quadri.
Al termine di quattro partite, tre brocconi di birra ed alle cinque inoltrate del mattino, il superperdente della situazione era come al solito Falà che in evidente stato alcolico accumulava un disavanzo di ben 28 dobloni, ma soprattutto perdeva la sua dignità di fronte ad un locale intero rovesciando pinte, rumoreggiando con il deretano, tirando più volte le carte in faccia a Teo e facendo affermazioni senza senso alcuno.
8 commenti:
A monte a monte ! falà non pagà !
Se mancavano pure un 10 un J un Q un K e un Asso di Picche li avevo presi io per pulire Taddeo....piatto + piatto ad una scala reale !
Falà no si smentisce mai!
VERGOGNA!
ma quale a monte?falà non paga mai..
rumoreggiando con il deretano...???
Sumbu,guarda che Falà sa anche cantare cor buco der culo!!!
Falà ha sempre pagato, bella cazzata che hai detto anonimo!
Avarus nisi cum moritur, nihil recte facit.
L'avaro non fa nulla di buono se non quando muore.
allora è ora che muori!!
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