13 dicembre 2006

Enzo Coppola 2




Probabilmente non basterebbero cento post su questo uomo che personalmente stimo tantissimo e per il quale nutro una simpatia a dir poco viscerale per descrivere appieno le sue gesta.
Nella sua seconda apparizione al Cafè de Colombia, Enzo ci è apparso alquanto frettoloso nel salutarci scusandosi poichè aveva un impegno improcrastinabile: era stato invitato ad un compleanno al quale si sarebbe dovuto recare nel pomeriggio ed oramai erano circa le 11 della sera. Alla mia battuta provocatoria "Vabbè Enzo se proprio scappi veniamo con te a questa festa. Se poi ci sono pure delle belle ragazze..." ha risposto rapidamente con un "Ragazzi ma che state scherzando? Venite! E' un piacere; siete miei ospiti.". Noi, titubanti sul da farsi, abbiamo optato per mandarlo avanti promettendogli che lo avremmo raggiunto di lì a poco ed abbiamo continuato a sorseggiare i nostri drink al tavolo allietati dagli interminabili ed estenuanti racconti di quel pelatone di Rolando.
Dopo una ventina di minuti, si presenta al nostro tavolo quel marabù di Edwin (un venditore ambulante di sigarette, figlio adottivo di Zare') sollecitandoci a raggiungere i ragazzi al party. Enzo reclamava la nostra presenza!
Trafelati abbiamo pagato qualche banana colombiana (ricordo che i dobloni si usano solo in Italia, all'estero la moneta vigente è la banana) e ci siamo incamminati verso il ristorante che ci era stato indicato. Lo scenario che ci attendeva era a dir poco inebriante. Ad attenderci, oltre al nostro passepartout Enzo, c'erano il proprietario del locale Mariano, un loro anziano amico milanese di nome Mario, un gonfio di dimensioni abnormi del quale non ricordo il nome e la bellezza di sei, sette, otto ragazze (tra le quali la festeggiata). L'allegra comitiva, per combattere il caldo, aveva deciso di apparecchiare dei tavoli all'aperto, tappando letteralmente la circolazione di una via del centro! Ogni qualvolta qualche malcapitato si trovava a dover passare di lì con l'auto, veniva invitato al tavolo a farsi un bicchiere con noi, dopodichè si rendeva conto che stava solo perdendo tempo e si allontanava mestamente in retromarcia.
Le ore da noi passate in quel surreale posto credo rimarranno indelebili nella nostra mente per la caciara che abbiamo fatto; non scorderò mai la band composta da due chitarristi ed un cantante che abbiamo assoldato solo per suonarci la hit sudamericana "La Locura Automatica". La cordialità trovata è stata degna del mitico Enzo Coppola che, nel frattempo, si rivolgeva indistintamente a tutte le ragazze chiamandole "bucchina" con il suo tipico accento napoletano ed organizzava delle gag degne di Totò.
Al termine della serata inoltre ci è stato rivelato che la bionda (ritratta con me nella seconda foto) era una delle pornostar più famose della Colombia. Ma chi l'avrebbe mai detto? Sembravano tutte delle brave ragazze!!!

6 commenti:

Anonimo ha detto...

ma quello era il trans più famoso della Colombia...de gustibus

Anonimo ha detto...

ahahahah....bellissimo...mi rimane solo un dubbio sulla "ragazza" a destra nell'ultima foto,c'ha molto del maricon...

Anonimo ha detto...

SUMBU! Quello biondo è n'omo di la verità!

Sumbu ha detto...

Mauri' ma non l'hai riconosciuto?
E' Michael Jordan!

Anonimo ha detto...

no no quello è Mudyngai della Lazio !

Anonimo ha detto...

Sumbacchio ti ricordo che il nome del supermegagonfione che era presente era "Newton" e ricordo la micidiale stretta di mano cui fui sottoposto nel salutarlo.
Altra menzione va fatta alla descrizione del mitico Enzo riguardo la biondona:
"...ma chi, quella, perchè, ti piace?? J me la chiavarèss natra vota!! E vai và, c'a quella ci viene!!"

Saluti
P:S: Rolando merda